Il tribunale di Chennai in India, il 10 agosto 2007 ha sentenziato a favore della legge sui brevetti indiana, respingendo la domanda giudiziaria della Novartis (qui il profilo aziendale), che chiedeva l’abolizione di codesta legge per presunta incostituzionalità. L’India è il maggiore produttore di medicinali generici del mondo (soprattutto di quelli contro l’HIV), venduti in circa 80 paesi, per la maggior parte in via di sviluppo, grazie ai prezzi molto bassi. La Novartis è una delle cinque più grandi case farmaceutiche del mondo, con 2171 milioni di dollari di utili nel 2007, un profitto maggiore del 11% rispetto allo stesso periodo del 2006. E la stampa italiana? Tace. Dovrebbe essere un’informazione importante, si dovrebbe sapere che un’impresa multinazionale (che vende prodotti anche in Italia), contro ogni principio etico, per guadagnare più soldi, cita in tribunale un Stato nazionale come l’India, che produce farmaci per tutti quei paesi che non si potrebbero permettere di pagare i medicinali come uno stato occidentale. E invece il solito silenzio dei media, supini al potere economico. Non contenti, i media uniti ci riportano da giorni come notizia fondamentale la crisi dei mutui (come se il problema dei mutui ce l’avessero le banche e le borse, non chi li deve pagare). E poi ci parlano di libertà d’informazione. Bah…