In questo periodo sono iniziati i preparativi per le elezioni del 21 ottobre per eleggere i delegati alle Assemblee Municipali del Potere Popolare (ogni due anni e mezzo) a Cuba e successivamente per l’elezione dei delegati delle Assemblee Provinciali e dell’Assemblea Nazionale (che avviene ogni cinque anni). Ovviamente e come al solito nessuno dei media ne parla. E allora ne parlo io: si presentano come candidati i cittadini scelti dai 50.635 comizi popolari in tutto il paese.
Non si può fare pubblicità personale per la candidatura ne’ promesse elettorali (quindi nessun soldo viene speso in campagne elettorali), non ci sono partiti di sorta (tanto meno quello comunista, che non ha candidati, ma verifica solamente la conformità del processo elettorale rispetto alla legge costituzionale, alla legge elettorale e ai regolamenti).
Chiunque maggiore di 16 anni può votare e si può candidare. Per conoscere chi si vota (a parte le citate assemblee popolari) viene stilato un curriculum con foto per ogni candidato. Le cariche elettive cubane sono gratuite, per evitare la professionalizzazione della politica (salvo quelle a tempo pieno, ad es. di segreteria). Le cabine elettorali sono controllate dai “Pionieri”, ossia dei giovani che garantiscono l’assenza di irregolarità. Tutti gli osservatori internazionali possono vedere tutte le procedure di voto (compresi i turisti!), per verificarne la regolarità. I candidati eletti (con il 50% più uno dei voti) dovranno rendere conto periodicamente del loro operato alla popolazione che li ha votati che potrà rimuoverli dall’incarico qualora non adempiano alle loro obbligazioni istituzionali. Le liste elettorali di chi vota sono pubbliche e chiunque può vederle e reclamare per qualsiasi dato scorretto o assenza. Mediamente nelle ultime elezioni hanno votato più del 95% degli aventi diritto al voto. Il 36% dei deputati eletti all’Assemblea Nazionale (massimo organo dello Stato cubano) sono donne (nel Parlamento Italiano sono il 9%). Maggiori informazioni le potete trovare sul sito del Parlamento Cubano http://www.parlamentocubano.cu/.
E chi ancora si lamenta che Fidel Castro sia presidente da troppi anni (sempre riconfermato nel suo ruolo dall’Assemblea Nazionale), ricordo che in Italia ci sono 10 senatori a vita che votano le nostre leggi; uno di questi è Giulio Andreotti, condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso dalla corte di appello di Palermo nel 2003 e sentenza riconfermata dalla Corte di Cassazione nel 2004, con reato andato in prescrizione; siede in Parlamento dal 1946, è senatore a vita dal 1991, è stato sette volte Presidente del Consiglio, otto volte ministro della difesa, cinque volte ministro degli esteri, due volte ministro delle finanze, ministro del bilancio e ministro dell’industria, una volta ministro del tesoro e ministro dell’interno.
Con la piccola differenza che Fidel Castro ha fatto la rivoluzione (portando il popolo cubano ad avere uno tra i migliori sistemi sanitari ed educativi del mondo, gratuiti per tutti) mentre Andreotti ha sostenuto per tutti questi anni la mafia dall’interno dello stato. Giudicate voi!