Scrivo questo articolo perché vorrei fare chiarezza sui risultati elettorali delle due ultime legislature. Girano infatti su internet e anche su tv e giornali notizie fasulle su tali dati. Partiamo dal risultato delle politiche del 2001, questo è il risultato al Senato della Repubblica:
16.000.000 circa di voti ai partiti di centro-sinistra (51,2% circa), 14.400.000 circa centro-destra (Fonte: Ministero dell’Interno)
Come si può vedere la maggioranza dei voti andò al centro-sinistra, ma siccome non si trovò un accordo programmatico tra Rifondazione e Ulivo e per via dell’assurdo sistema elettorale italiano, il centro-destra prese una maggioranza schiacciante di seggi, pur avendo il minor numero di voti. Andiamo a vedere cosa successe alla Camera dei Deputati, divisa in quota proporzionale e quota maggioritaria.
Questa la quota maggioritaria alla Camera dei Deputati:
(Fonte: Ministero dell’Interno)
Per quanto riguarda la quota maggioritaria, la Casa delle Libertà, con l’1% dei voti in più prese 282 seggi contro i 183 dell’Ulivo per via del nefasto premio di maggioranza (è da ricordare che alla voce “altri gruppi” rientrarono anche i voti di Rifondazione Comunista che non appoggiò l’Ulivo, quindi in realtà un’eventuale coalizione di centro-sinistra avrebbe vinto anche alla Camera). Da ricordare che si utilizzò tale premio al tempo di De Gasperi nel 1953 con la famosa “Legge truffa” e al tempo di Mussolini alle elezioni del 1924.
Questa la quota proporzionale alla Camera dei Deputati:
(Fonte: Ministero dell’Interno)
Alla quota proporzionale il 49,02% dei voti andò ai partiti del centro-sinistra (comprendendo Pannella-Bonino, Lista Di Pietro e Democrazia Europea) e il 49% ai partiti del centro-destra. Nonostante ciò la legge elettorale del tempo permise al centro-destra di ottenere la governabilità per cinque lunghi anni, pur senza avere la maggioranza dei voti degli italiani. Andiamo ora ad analizzare i voti nelle elezioni del 2006.
Questi i risultati alla Camera:
Questi i risultati al Senato (Fonte: La Repubblica.it)
Tali risultati grosso modo ricalcano quelli del 2001, ma per via della coalizione di centro-sinistra il candidato premier Romano Prodi esce vincente. Molti dubbi ci sono ancora su queste consultazioni, innanzitutto per via della legge elettorale votata in fretta e furia dal solo schieramento di centro-destra (caso unico al mondo) che ha nuovamente stravolto un sistema elettorale già incomprensibile. In più l’inserimento del voto elettronico che ci ha fatto sperperare 34.620.722 euro, per la sola sperimentazione in quattro regioni e ha creato tanti di quei problemi da dover ricorrere ai dati cartacei per il calcolo del risultato elettorale, quindi soldi nostri sprecati inutilmente. Altro fattore ancora non chiarito è stato la diminuzione impressionante delle schede bianche del 74% e delle schede nulle del 50%. Per non parlare del fatto che per la prima volta in Italia gli elettori non hanno potuto votare i candidati, ma i partiti, delegando la scelta di chi dovesse essere eletto a rappresentante in Parlamento ai partiti stessi.