Aumentare gli stipendi, diminuire le tasse, rendere più efficiente la giustizia, rendere gratuita l’istruzione, diminuire l’inquinamento, creare nuovi posti di lavoro dignitosi e garantire la massima occupazione, migliorare gli ospedali, ridurre il traffico: chi non vorrebbe tutto ciò?
I politici attuali non si adoprano per realizzare tutto questo non certo perché non vogliano (purché mantengano i loro affari intonsi, gradiscono di certo una popolarità maggiore, un apprezzamento da parte dei cittadini, un aumento nei sondaggi), il problema è che non possono.
Non possono perché dovrebbero dire la verità: e la verità è che per diminuire il traffico e l’inquinamento bisogna costringere i cittadini a non usare l’automobile, i produttori ad usare il treno per trasportare merci (invece che avvalersi dei “padroncini”, i camionisti e con i camionisti chi ci va a parlare? Schwarzenegger in prestito dalla California?); per creare nuovi posti di lavoro dignitosi e aumentare gli stipendi bisogna abbassare gli stipendi dei dirigenti e far lavorare i più bravi, non i raccomandati, di modo da essere “competitivi” e portare nuove entrate (ma come, ho pregato dietro al mio dirigente da una vita per far assumere mio figlio e ora non ha più il posto assicurato?); per migliorare gli ospedali, rendere più efficiente la giustizia, rendere gratuita l’istruzione, bisogna spendere soldi e sono i soldi pagati con le tasse, quindi bisogna aumentarle, almeno per chi guadagna di più (e in Italia non sono proprio pochissimi, in più o sono mafiosi o hanno in mano tutti i media o entrambe le cose), almeno in proporzione al reddito (e gli scansafatiche debbono avere l’ospedale gratis, senza pagare un soldo?); rendere più efficiente la giustizia porta al risultato che chi viola la legge paga (e chi glielo dice al vicino che ha appena terminato il suo abuso edilizio per fare l’appartamento alla figlia, chi glielo dice al neo assessore del paesello del bel paese, che nemmeno parla bene l’italiano, che la sua carriera politica non si potrà basare sui favoritismi, stesso motivo per cui è diventato assessore?).
Nella vita ogni cosa ha il suo prezzo, il suo sforzo, il suo sacrificio, necessari per ottenere un beneficio maggiore, questa è la verità. Gli italiani non la vogliono sentire la verità e i politici non gliela dicono: un’accoppiata vincente.
Ancora dovevo finire l’articolo e stavo pensando: ma sono i politici che non lo vogliono né fare né dire o sono gli italiani che non lo vogliono sentire?…mi hai tolto le parole di bocca.
Si dice che la politica sia lo specchio della società, in un paese in cui, a partire dai piccoli comuni come il mio, si formano ancora partitucoli neofascisti e neonazisti, nascosti dietro le parole di un poeta, senza che nessuno lo impedisca è sintomo del fatto che come nazione non abbiamo una bella cera! Come al solito più che la pizza, il mandolino o le banane, di cui abbiamo un ottimo rappresentante nazionale, quello che più ci distingue è l’omertà, che a questo punto chiamerei Paura.