Sento il dovere di ricominciare questa “rubrica” che tenta di ridare dignità alle parole, di chiarificarne il significato originario, in contrapposizione a quello storpiato dai mezzi d’informazione (e dai personaggi più conosciuti del panorama politico, economico, sociale) per ignoranza o consapevole volontà mistificatoria.
Populismo s. m. [dall’ingl. populism (der. di populist: v. populista), per traduz. del russo narodničestvo].
Movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra l’ultimo quarto del sec. 19° e gli inizî del sec. 20°; si proponeva di raggiungere, attraverso l’attività di propaganda e proselitismo svolta dagli intellettuali presso il popolo e con una diretta azione rivoluzionaria (culminata nel 1881 con l’uccisione dello zar Alessandro II), un miglioramento delle condizioni di vita delle classi diseredate, spec. dei contadini e dei servi della gleba, e la realizzazione di una specie di socialismo rurale basato sulla comunità rurale russa, in antitesi alla società industriale occidentale.
Demagogìa s. f. [dal gr. δημαγωγία; v. demagogo].
In origine, genericam., arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni, spec. economiche, con promesse difficilmente realizzabili: fare della d.; discorsi che sono pura d.; rifuggire da ogni forma di demagogia. Anche, il regime politico basato su tale metodo, che rappresenta la forma corrotta della democrazia o una simulazione di questa.
Fonte: Vocabolario Treccani
Oggi il vocabolo “populismo” viene utilizzato con accezione, impropria, principalmente in ambito politico: si confonde spesso tale lemma con quello di “demagogia” (il quale ebbe in origine accezione positiva).
Il “populismo” ha ab origine natura di termine positivo, di cultura e politica basate sulla volontà popolare, sulla sovranità di cui all’art. 1 della Costituzione Italiana. Essere populisti, per dei leaders, è segno di rispetto e ascolto verso il proprio popolo, significa dare senso alla rappresentanza politica, senso che, altrimenti, viene a mancare.