Le seadas (al singolare seada) sono dolci tipici della Sardegna a base di farina, formaggio e miele. Pare che il nome derivi dallo spagnolo, con il significato di “separata”, forse perché il formaggio viene fatto filare separandolo così dal siero.
Nella ricetta originale è presente lo strutto, ma siccome sono vegetariano l’ho sostituito (con risultati ottimi) con il burro.
Personalmente utilizzo tutti ingredienti biologici e possibilmente a km 0. Invito chiunque a fare altrettanto!
Ingredienti (per 6/7 seadas)
– 150 grammi di farina 00
– 150 grammi di semola di grano duro (è possibile anche usare solo la semola)
– 30 grammi di burro
– acqua quanto basta
– un pizzico di sale
– 400 grammi di formaggio fresco di latte di pecora o di vacca (in Sardegna si usa tipicamente la pischedda di latte ovino o, in sostituzione, il casu spiattatu di latte vaccino), prodotto con caglio vegetale (se si vuole una ricetta veramente vegetariana è indispensabile)
– scorza di due limoni
– miele millefiori quanto basta
Preparazione
1. Mescolare le due farine e un pizzico di sale con le mani
2. Aggiungere alla farina il burro, sempre con le mani
3. Sciogliere in un tegame il formaggio, fino a che non fila
4. Versare in un bicchiere il siero separatosi dal formaggio
5. Aggiungere il siero e acqua quanto basta a far diventare l’impasto elastico, ma non appiccicoso.
6. Mettere in frigo l’impasto per 30 minuti, dentro un contenitore ermetico.
7. Stendere la pasta con un mattarello e tagliarla a cerchi, aiutandosi con un piattino.
8. Porre il formaggio al centro del cerchio, chiudere con un cerchio sopra, premere ai lati con i rebbi di una forchetta.
9. Far scaldare bene l’olio in una padella.
10. Friggere per pochi secondi le seadas, girandole una sola volta.
11. Versare il miele sopra le seadas ben calde.
12. Servire immediatamente.
Buon appetito!