Per quanto sia un (erroneo) pensiero comune, essere arabi non significa per forza essere islamici: ci sono paesi in cui la prima religione è quella islamica, pur non essendo stati arabi, un esempio su tutti è la Turchia. È come se usassimo il termine “europeo” per dire “cristiano”, perché la prima religione in Europa è il cristianesimo. Non sono sinonimi, così come non lo sono “arabo” e “islamico”. Solo il 25% degli islamici vive in paesi arabi.
Da Wikipedia:
L’espressione mondo arabo (in arabo: العالم العربي) è usata convenzionalmente per indicare i 22 stati membri della Lega degli Stati Arabi; per “paesi arabi” si intendono i paesi la cui lingua ufficiale maggioritaria è l’arabo e che sono abitati in maggioranza da arabi[1]; sono localizzati nel Medio Oriente, nel Nordafrica e in parte nel Deserto del Sahara e del Corno d’Africa.
È importante ricordare che i paesi arabi non vanno confusi con l’insieme del mondo musulmano, sia perché alcuni paesi e territori arabi comprendono significative minoranze cristiane o di altre religioni, sia perché solo il 25% circa dei musulmani sono arabi, dal momento che ci sono numerosi paesi islamici (come, solo per citarne alcuni, la Turchia, il Kirghizistan, l’Iran, l’Afghanistan, il Pakistan, il Bangladesh, la Malesia o l’Indonesia) che non sono arabi.
L’organizzazione internazionale che riunisce i paesi arabi è la Lega Araba. In linea di massima in questi stati vige l’islam e vengono riconosciute le sue leggi, ma in molti sono riconosciute ufficialmente anche altre confessioni religiose.