Quindici anni fa al G8 di Genova
Di Ares Ferrari - Immagine messa a disposizione da w:it:Camillo, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=890204

Quindici anni fa al G8 di Genova

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Io c’ero a Genova nel 2001 e ho visto come in poco tempo si può sospendere la democrazia e instaurare una dittatura terribile e sanguinaria. Molti pensano alla deriva fascista della Turchia di oggi, ma noi non siamo purtroppo così lontani. Qui nel 2012 sono stati chiusi 257 tribunali, nel paese tra i più corrotti al mondo, da Monti, con Decreto Legislativo n. 155/2012 votato da un Parlamento eletto con una legge elettorale del 2005 dichiarata incostituzionale 9 anni dopo, nel silenzio di media e cittadini. Qui nel 2001, Per la prima volta, al G8 di Genova, ho capito veramente quanto è pericoloso lasciare che certa gente prenda il potere politico e quale è la mia missione di vita al riguardo. Mi ricordo le immagini e i resoconti dei media, tutti falsi rispetto a ciò che i miei occhi vedevano. Come italiano, come cittadino europeo e del mondo, sento l’esigenza che per questa, come per tante altre tragedie italiane non ancora chiarite, si istituiscano commissioni d’inchiesta fino a che non sarà tutto palesato. Molte di quelle stesse persone che furono i responsabili materiali e politici del pestaggio alla Diaz e di tanti altri pacifici manifestanti, della morte di un ragazzo, Carlo Giuliani, quegli stessi giornalisti che mentirono spudoratamente su quanto accadeva in quei giorni, siedono ancora sulle loro poltrone. È inammissibile, è una vergogna per chiunque vive in questo paese. Non si può guardare al futuro se non si chiudono i conti con il passato. La lotta per la verità e la giustizia continua. Non mi arrenderò mai. La nonviolenza prevarrà. Il bene vincerà.

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