Sapete cosa mi rende felice? Il sapore di un bicchiere di vino di un produttore biologico che si trova vicino casa mia, fatto con sapienza, amore, rispetto dell’ambiente e degli esseri umani. Un pomodoro o un cavolo che raccolgo dall’orto naturale di cui mi prendo cura insieme ad altre persone, in condivisone. L’abbraccio di mia mamma e di mio papà, il loro sorriso. Una famiglia unita capace di superare le proprie differenze. Il sorriso sincero dei miei amici. La comunità in cui vivo capace di cambiare tendendo ad una condizione migliore di vita per tutti, scegliendo insieme, lasciando da parte le divergenze e cercando di cogliere ciò che ci unisce. Mi rende felice chiacchierare con uno sconosciuto, di qualsiasi parte del mondo, in qualsiasi lingua e scoprire di condividere una comune umanità. Avere la fortuna di incontrare grandi personalità capaci di essere colte, intelligenti e aperte al dialogo allo stesso tempo, senza sentirsi più capaci degli altri, senza escludere gli altri, ma capaci di abbracciarli.
Mi rende felice osservare gli alberi che sono mossi dal vento, la pioggia che cade sui campi e che permette la vita, il succedersi delle stagioni: il freddo dell’inverno, il caldo dell’estate, il tepore dell’autunno e della primavera. Saper superare la solitudine, capace di soffrire senza scoraggiarmi, sapendo far tesoro del dolore. Trovare le parole giuste da dire nei momenti più duri, trovare la poesia in un gesto, un’alba, un tramonto, un ricordo, una sensazione.
Mi rende felice saper chiedere scusa e saper dire grazie. Mi rende felice la persona che sa chiedere scusa e che sa dire grazie. Mi rende felice cercare incessantemente la verità e chi la ricerca senza mai stancarsi, senza mai arrendersi, sfidandosi ogni giorno, approfondendo e cercando di capire, piuttosto che giudicare e rimanere a guardare senza agire. Mi rende felice la mia capacità di approfondimento e di studio. Mi rende felice il coraggio che permette di non arrendersi ad una realtà che non piace, che si vede come iniqua e ingiusta. Mi rende felice il coraggio degli altri, che mi dà la forza di non arrendermi agli eventi infausti della vita.
Mi rende felice sognare ad occhi aperti, progettare un futuro migliore agendo nel presente, considerando tutti.
Mi rende felice sbagliare per poi riprovare a fare bene, senza la paura di essere giudicato.
Mi rendono felici i bambini, capaci di provare gioia per il solo fatto di essere vivi.
Mi rende felice baciare la persona che amo anche se lei non è consapevole di quanto è grande quel bacio e cosa cambierà nell’universo.
Mi rende felice dare e ricevere senza pretendere nulla in cambio.
Mi rende felice chi è altruista, chi sa dare un contributo positivo e propositivo, perché sa di essere parte della vita nella sua complessità e immensità.
Mi rende felice tutto ciò che ha valore e che produce valore, che incorpora in sé il senso del bello, del buono, del giusto.
Qualcuno potrebbe pensare che siano esperienze soggettive, ma non è così. Ognuno ha la capacità, attraverso i propri sensi così come sono, attraverso le proprie esperienze, attraverso la propria mente e il proprio cuore, di vedere dove è il giusto, dove è la gioia, dove è la verità, nella comprensione profonda che tutto è interrelato.
Tutto questo l’ho imparato e continuo ad impararlo istante dopo istante recitando Nam Myoho Renge Kyo di fronte al Gohonzon, la legge mistica tramandata nei secoli che racchiude in sé tutto ciò che è esistito, che esiste e che esisterà nell’universo.
Sembra arrogante pensare che delle parole, una pergamena di fronte a cui pregare, siano di per sé sufficienti a capire la realtà, a discernere l’illusione dalla realtà.
Ma se posso lasciare qualcosa di vero alle generazioni future, è tutto racchiuso nell’insegnamento buddista di Nichiren Daishonin giunto a me grazie alla Soka Gakkai, che tramanda oggi il corretto insegnamento buddista per raggiungere rapidamente la vera felicità, la vera gioia di vivere. Il futuro è tutto da scrivere e ognuno di noi è ne è il protagonista, l’attore principale.
Ognuno cambia il futuro grazie all’assunzione della propria responsabilità di esistere, impegnandosi a migliorare ogni giorno.
Alle radici della felicità
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