Alcune persone pensano di essere paladini dell’ambiente, della tutela degli animali, della difesa dei diritti degli esseri umani: eppure, per pulirsi in maniera ipocrita la coscienza, null’altro fanno se non adoprarsi per mitigare gli effetti (al solo fine vero di riempire il proprio ego di significato e tentare puerilmente di combattere le proprie pulsioni depressive) di un sistema disastroso, distorto, egoista, che non vogliono cambiare perché comporterebbe cambiare se stessi, le proprie abitudini, fare sacrifici veri, essere responsabili fino in fondo delle proprie azioni, iniziare a lottare per la verità, essere coerenti dall’inizio alla fine, armandosi di coraggio e iniziando ad essere esempio e modello per gli altri, a prescindere dalle critiche, dalle invidie, dalle cattiverie, dalla stupidità altrui. E quindi alla fine non fanno altro che continuare a dividere e a creare disarmonia, perché vogliono sentirsi meglio degli altri.
“Beato il popolo che non ha bisogno di eroi” diceva Bertolt Brecht e io non posso che concordare con il grande drammaturgo.
Se non agiamo per diffondere una nuova mentalità, una nuova cultura, in cui si faccia un’analisi accurata e seria delle cause dei disastri che viviamo dialogando con gli altri per arrivare a delle verità comuni, non arriveremo al cambiamento necessario per superare le sfide che la nostra epoca ci pone innanzi.
Consumare e possedere senza freno e senza limiti (persone, animali, oggetti), non essere attenti a come e cosa si usa, addossare ai più deboli le proprie frustrazioni e le proprie meschinità, non riuscire ad essere veramente altruisti impegnandosi a sostenere la vita in ogni sua forma in maniera positiva, propostiva, proattiva, non capire che la nostra epoca necessita di una visione sistemica, in cui si ha la comprensione profonda che l’altro da sé non è che una mera illusione, ché la vita è un sistema unitario, interconnesso, interdipendente, è ciò che provoca i danni che vediamo.
Non abbiamo bisogno di eroi, ma di persone comuni consapevoli, mature, sincere, responsabili: coscienti che il rispetto dell’altro parte dal lavorare su noi stessi, sui nostri limiti, sulle nostre visioni distorte, per crescere ogni giorno insieme agli altri.
Sforzarsi di essere migliori è l’unico modo per cambiare il mondo: aprendo gli occhi e vedendo la verità per quello che è, comprendendo ciò che è giusto da ciò che è sbagliato in maniera il più possibile oggettiva, giorno dopo giorno, istante dopo istante.
La verità è che la brama, la stupidità, l’arroganza, sono caratteristiche proprie ad ogni essere umano: ma possono essere trasformate e superate attraverso uno sforzo quotidiano per dare il meglio di sé, sganciandosi dagli attaccamenti puerili, superando le illusioni, superando il proprio egotismo.
Non esiste vita che non sia importante: ognuno ha la responsabilità di trasformarla in qualcosa di brillante che, pur nella transitorietà della forma attuale, possa vivere in eterno e possa così portare felicità alla propria e altrui vita allo stesso tempo.
Può sembrare un’utopia, ma invece è la realtà della vita nel suo massimo potenziale: creativa, indomita, compassionevole, dinamica, amorevole, determinata e evoluta.