LE TRADIZIONI INVENTATE NELLA CUCINA ITALIANA: LE FAKE NEWS E LE MANIPOLAZIONI DELL’INFORMAZIONE HANNO RADICI LONTANE
La pizza, così come la conosciamo, nasce in America: fino al secolo scorso, la maggior parte degli italiani non sapeva neppure cosa fosse. Per la diffusione della pasta in Italia sono stati fondamentali gli americani, il Regime fascista non l’amava e il vero Parmigiano viene fatto nel Wisconsin.
“Partirei da una considerazione di fondo”, spiega il Prof. Grandi, docente di storia dell’alimentazione all’Università di Parma, “ossia che la cucina italiana, come la conosciamo oggi, non ha più di 50 anni. Dopo il boom economico degli anni’60 il nostro Paese si è un po’ fermato e si è interrotto quel sogno di crescita infinita del decennio precedente. L’Italia ha così iniziato a costruirsi un passato ‘mitico’ confermando quella teoria dell’invenzione della tradizione forgiata da Hobsbawn nel 1983, secondo cui una società nelle fasi storiche di passaggio tende a inventarsi tradizioni capaci di disegnare un’identità nuova. La cucina italiana non si è sottratta a questo processo. Pur potendo contare su alcune basi solide, la nostra cucina si è inventata, in gran parte, una tradizione storica gloriosa“.
In realtà la cucina italiana pre-boom economico era monotona, povera, come poveri erano la maggioranza degli italiani e basata su pochi elementi. Basta andare indietro ai primi del ‘900 per scoprire che anche sedersi a tavola era un lusso per gran parte degli italiani: “A cavallo della Grande Guerra l’80% degli italiani”, sostiene il docente, “era impiegato nei campi e per lo più mangiavano per terra con scodella e cucchiaio: zuppe di cereali al sud e tanta polenta al nord”.