La Politica non è qualcosa che riguarda meramente gli incarichi istituzionali o la lotta tra supposte fazioni, ma come si vive nel proprio Paese, nella propria comunità, ha a che fare con le proprie azioni quotidiane, con le proprie scelte, con la propria responsabilità personale.
La parola stessa “politica” viene dal greco “polítes”, che vuol dire “cittadino”. Lasciar perdere la Politica significa lasciar perdere il proprio Paese, venir meno ai propri doveri civici e di essere umano.
La Politica non è “sporca” di per sé, ma viene inquinata da soggetti e processi che operano in contrasto con i valori umani e costituenti della nostra Nazione, a tutela di interessi particolari e personali tralasciando l’interesse pubblico.
Chi non combatte politicamente, nel suo senso più vero e profondo, essendo cittadino attivo nella propria comunità, non può definirsi né un buon cittadino né un buon essere umano.
Non lascerò mai stare la Politica e non dovresti farlo nemmeno tu, nessuno dovrebbe farlo, se tiene alla propria sicurezza, a quella dei propri cari e della propria comunità.
Le tragedie dei terremoti e delle alluvioni, le ruberie dei soldi pubblici, le guerre e le carestie, le truffe e le iniquità, non avvengono per caso fortuito, né solo per la responsabilità di chi ricopre incarichi istituzionali: avvengono soprattutto a causa della mentalità purtroppo ancora grettamente familistica amorale delle persone, che si disinteressano della Politica.
Citando una celebre canzone di Fabrizio De André: continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?