- Sto leggendo ora la notizia su l’apertura dell’anno accademico all’Università La Sapienza di Roma e sulla (mancata) presenza del papa. Credo che questa sia una grande vittoria di civiltà degli studenti e dei docenti che si sono fermamente opposti a questa visita e l’ennesima dimostrazione che uniti si vince. Il papa dovrebbe a mio parere andare all’università, non come ospite, ma come studente. E non nelle sue belle università cattoliche da migliaia di euro l’anno, per i figli dei ricchi cattolici, ma nelle università statali. Dovrebbe fare le ore di fila in segreteria per avere informazioni, dovrebbe farsi qualche lezione in aula con trecento persone e cento posti a sedere disponibili, dovrebbe farsi dieci ore in piedi per fare un esame.
- E dovrebbe ripassare bene i libri di storia, per vedere la sua bella Chiesa Cattolica quanta rovina ha portato nel mondo. Dovrebbe anche venire in ginocchio a chiedere scusa per l’interferenza con la vita pubblica d’un paese che si dice laico e che per via della Città del Vaticano e dell’appoggio di tanti politici (compreso Veltroni, che ormai già si sente presidente del consiglio, senza che nessuno lo abbia votato) non riesce ad esserlo. Il papa dovrebbe parlare ai suoi fedeli e non avere la possibilità (che solo a lui, come leader religioso, viene data in Italia) di parlare con e a nome di tutti gli italiani. Dovrebbe cominciare a vendere tutti i beni della chiesa per aiutare i paesi poveri, come hanno fatto Gesù e San Francesco. Dovrebbe cominciare a essere cristiano veramente e non solo organo di potere dai due volti: la misericordia, la pietà, la comprensione nelle parole e nella teoria e l’attacco continuo alle istituzioni che la sua stessa chiesa ha corrotto, la maldicenza, l’ipocrisia, l’odio, la superbia, che nei fatti ha instillato in milioni di persone. Il papa se veramente fosse cristiano dovrebbe vivere in Africa e non in Italia, svegliandosi tutte le mattine per vedere dalla finestra un bambino che ruba il pane ad un cane e riflettere sull’aiuto che la chiesa ha dato allo sfruttamento delle multinazionali occidentali in quel continente, delle armi che il ricco occidente gli vende, avere il dubbio tutte le mattine sulla presunta bontà del suo dio (in cui probabilmente lui nemmeno crede).
- Solo un errore hanno fatto i contestatari all’università: non rilanciare. A mio parere si poteva chiedere la presenza di tutti i leaders religiosi in un bel dibattito per vedere le loro opinioni sulla scienza e sul progresso, per mostrare una volta ancora al mondo l’aberrante concezione cattolica sopra questi temi, per far vedere che si può essere fedeli e si può credere senza bisogno d’essere cattolici, senza croci d’oro massiccio dal valore di migliaia di euro, senza bisogno di clero, senza bisogno di dio.