Viviamo come bestie, aggredendo, rubando, molestando. Questa è l’amara verità di questo paese allo sbando, dove il massimo esponente politico, il presidente del consiglio, pluri-inquisito, è solo la punta dell’iceberg. Ancora debbo sentire del problema dell’immondizia a Napoli, degli arresti di decine di politici in tutta Italia negli ultimi giorni e negli ultimi anni per corruzione, concussione, associazione a delinquere, il pestaggio di un ragazzo a Roma senza alcun motivo: sono solo pochissimi esempi (dei tanti che abbiamo) della situazione vergognosa in cui verte il nostro paese.
Siamo come cani, peggio dei cani, ognuno a pensare stupidamente al proprio benessere, scisso da tutti, come se fosse solo un’esigenza personale vivere bene. Mi vergogno a vivere qui, devo essere sincero, mi vergogno per una sessualità o repressa o troppo ostentata, per un’economia completamente allo sbando, per una polizia che sa solo picchiare (i casi della Val Di Susa e del picchetto antisfratto di Roma sono esemplari) i cittadini piuttosto che difenderli, per una politica corrotta oltre ogni limite.
E la mia vita riflette tutto questo, ne è lo specchio fedele: lavoro pagando 3.000 euro di INPS per 8.000 euro di introito netto (sono informatico sistemista e sviluppatore web) nel 2010, cause ancora in corso pur essendo nel giusto, l’amore per ora mi è stato rovinato a causa di una religione bigotta cattolica che non sa far altro che dare consigli idioti per poter mantenere il potere sulle persone piuttosto che portarle sulla strada della vera felicità, gli amici per lo più spariti dietro alle loro vite.
Questa è la realtà attuale, ma non è il futuro. Il futuro si costruisce giorno per giorno e le soddisfazioni arrivano con il tempo. Io faccio tutto ciò che posso, la maggior parte della mia vita è dedita a creare situazioni, iniziative, condizioni e lavori di valore, non mi arrenderò mai, per quanto il paese dove vivo sia arrivato a livelli imbarazzanti di disonestà, ipocrisia e egoismo, ci sono ancora molte persone che lottano nella mia stessa direzione, voglio conoscerle tutte e con loro cambiare tutto ciò.
Questo è l’unico motivo per cui sono ancora qui: perché qui o da un’altra parte è uguale, il problema non è solo l’Italia, ma l’umanità, l’umanità perduta dietro all’illusione di poter conquistare la felicità con il denaro, con l’individualismo, pur se ciò è quanto di più lontano dalla realtà possa esistere, perché tutto è interrelato, tutto è in relazione.
Non sprecherò la mia vita, non la lascerò passare invano: sono vivo, sono vita, niente e nessuno potrà fermarmi, ora e sempre è il momento di cambiare se stessi per lottare verso un’umanità vera, felice, solidale, questo è il mio compito, questo sarò sino al mio ultimo respiro.