Estratto dal discorso del presidente dell’Uruguay Jose Mujica, al G20 in Brasile, giugno 2012
[..] Mi domando: che cosa succederebbe a questo pianeta se gli Hindu avessero la stessa proporzione di auto per famiglia che hanno i tedeschi? Quanto ossigeno ci resterebbe per poter respirare?
Piú chiaramente: il Mondo oggi ha gli elementi materiali per rendere possibile che 7, 8 miliardi di persone possano avere lo stesso grado di consumo e di spreco che hanno le piú opulente societá occidentali? Sará possibile tutto ció? O dovremmo fare un giorno un altro tipo di discussione?
Perché abbiamo creato una civilizzazione, quella in cui siamo, figlia del mercato, figlia della concorrenza e che ha prodotto un progresso materiale portentoso ed esplosivo. Però quello che era economia di mercato ha creato societá di mercato!
E ci ha prodotto questa globalizzazione, che significa guardare a tutto il pianeta!
Stiamo governando la globalizzazione o è la globalizzazione che governa noi?
É possibile parlare di solidarietá e “che siamo tutti uniti”, in una economía basata sulla concorrenza spietata? Fino a dove arriva la nostra fratellanza?
Nulla di questo lo dico per negare l’importanza di quest’evento. No! Al contrario: la sfida che abbiamo davanti é di una portata di carattere colossale, è la grande crisi… E non è ecologica, è politica!
L’uomo non governa oggi le forze che ha scatenato, fino a quando le forze che ha scatenato governano l’uomo … e la vita!
Perché non veniamo sul pianeta per svilupparci in termini generali.
Veniamo alla vita cercando di essere felici. Perché la vita è corta e ci va via. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi sfugge, lavorando e lavorando per consumare un “plus” e la societá di consumo é il motore! Perché, in definitiva, se si paralizza il consumo o se si ferma, si ferma l’economia e se si ferma l’economia, è il fantasma della stagnazione per ognuno di noi. Però questo iper consumo, a sua volta, è quello che sta aggredendo il pianeta!
E deve generare, questo iper consumo, cose che durano poco, perché si deve vendere tanto! E una lampadina elettrica, quindi, non puó durare piú di 1000 ore accesa. Peró esistono lampadine che possono durare 100mila… 200mila ore accese!
Però queste non si possono fare! Perché il problema è il mercato, perché dobbiamo lavorare e dobbiamo avere una civilizzazione di uso e smaltimento! E siamo in un circolo vizioso!
Questi sono problemi di carattere politico! Che ci stanno indicando la necessità di iniziare a lottare per un’altra cultura.
Non si tratta di regredire all’uomo delle caverne, né di avere un “monumento all’arretratezza”. È che non possiamo indefinitamente continuare a essere governati dal mercato, ma che dobbiamo governare il mercato!
Per questo dico che il problema è di carattere politico, nel mio umile modo di pensare. Perché… I pensator antichi definivano… Epicuro… Seneca.. gli (indios) Aymara: “Povero non é chi possiede poco, ma veramente povero è chi necessita di infinitamente tanto”. E desidera… e desidera.. E desidera sempre più.
Questa é una chiave di carattere culturale.
Quindi, saluto lo sforzo e gli accordi che si fanno. E li accompagno, come governante.
Penso che alcune delle cose che sto dicendo, stridono. Però dobbiamo renderci conto che la crisi dell’acqua e dell’aggressione ambientale non é una causa.
La causa é il modello di civilizzazione che abbiamo costruito.
E ciò che dobbiamo rivedere è il nostro modo di vivere! Perché?
Appartengo a un piccolo paese, molto ben dotato di risorse naturali per vivere. Nel mio paese ci sono poco piú di 3 milioni di abitanti. Ma ci sono anche 13 milioni di vacche delle migliori al mondo! E circa 8, 10 milioni di meravigliose pecore! Il mio paese è un esportatore di cibo, di latticini, di carne. È una semipianura e quasi il 90% del suo territorio è utilizzabile.
I miei compagni lavoratori lottarono tanto per le 8 ore di lavoro. E ora stanno ottenendo le 6 ore. Ma quello che lavora 6 ore, si cerca due lavori, pertanto, lavora piú di prima. Perché? Perché deve pagare una quantitá di rate: la moto che ha comprato… l’automobilina che ha comprato… E paga rate! E paga rate! E quando arrivi a estinguere… é un vecchio reumatico come me… E la vita gli è sfuggita!
E allora uno si fa questa domanda: questo è il destino della vita umana?
Queste cose sono molto elementari: lo sviluppo non puó essere contro la felicitá. Deve essere a favore della felicitá umana! Dell’amore sulla Terra! Delle relazioni umane! Di prendersi cura dei figli! Di avere amici! dell’avere l’elementare!
Precisamente. Perché é questo il tesoro piú importante che abbiamo.
Quando lottiamo per l’ambiente, il primo elemento dell’ambiente si chiama: felicitá umana! Grazie.”
Josè Mujica