Mi manchi
come menomato
di un braccio, un occhio,
una gamba
Mi manca
non vedere con i tuoi occhi
non assaporare il tuo volto
non poter sciogliere il tuo dolore
Mi manca
non svegliarmi con te
non sentire il tuo cuore
non poter dormire al tuo fianco
Mi manchi
come a un ceco l’alba
come ad un sordo la musica
come ad un’aquila le ali
Mi manca con te
la melodia del vento nei campi
l’aroma del tuo cucinare
l’istante di gioia nel cuore
Mi manca
Il tuo umore cangiante
ogni secondo perduto
senza poterti abbracciare
Mi manca
ogni tua parola
ogni tuo dubbio
ogni tuo gesto
Solo non mi manca
il tuo struggente silenzio
che mi sembra infinito
e che non merito.
Dario Pulcini