E’ ormai da qualche tempo che pubblico i miei articoli su Kilombo e adesso, per la prima volta, esprimo anche io un’opinione su ciò che sta accadendo all’aggregatore di blog. Innanzitutto prima di addentrarmi nelle mie riflessioni sulla vicenda vorrei porre alcune questioni fondamentali, che credo tutti/e noi partecipanti dovremmo dare, dentro di noi, una risposta:
1- A che serve Kilombo?
2- E’ funzionale ai suoi fini?
3- Quali prospettive future?
Per quanto riguarda la prima domanda do la mia risposta in due parti, la prima da scrittore, la seconda da lettore:
1- Trovo utile pubblicare i miei post anche su Kilombo per avere maggiore visibilità all’interno di un contesto “tendenzialmente” di sinistra, cosciente quindi che i miei principali lettori saranno persone che condividono con me alcuni valori di fondo, da un punto di vista politico. La pubblicazione degli articoli è molto rapida e semplice e quindi lo trovo un sistema efficiente e funzionale per collegare il mio blog con il mondo “internettiano” della sinistra.
2- Per quanto riguarda la mia esperienza da lettore (così d’altronde ho conosciuto Kilombo e ho deciso di parteciparvi) ho notato diverse cose. In quanto aggregatore ovviamente ci sono posts su stessi argomenti, con tutte le differenti sfumature dei diversi punti di vista (pur sempre orientati nell’ambito della sinistra), come posts su argomenti che non si conoscono e che quindi costituiscono una sorta di denuncia politica a determinati fatti. Il collettivizzare le conoscenze e le opinioni su diversi fatti credo sia, senza peraltro alcuna censura e pur sempre preservando l’etica di fondo della carta di Kilombo, un traguardo non da poco. L’unione fa la forza è un detto popolare che ben calza al caso. Da un punto di vista però della fruizione credo non sia ancora maturo. Partendo da queste riflessioni sintetiche di base, vorrei muovere qualche appunto a tutti noi kilombisti, per rispondere alla seconda domanda: mi sono astenuto dall’intervenire sulle varie diatribe di redazione (pur esprimendo il mio voto all’occasione) poiché credo ci siano problemi più urgenti da affrontare che possono rendere Kilombo ancora più rispondente ai suoi fini. Il principale problema è la struttura grafica di Kilombo e penso di questo si debba occupare principalmente (ma con tutto il nostro aiuto) la redazione in questo momento, in particolare sui seguenti difetti
1- Visto il gran numero di posts pubblicati, in mezza giornata il proprio post pubblicato già non è più in home, ma negli archivi, mettendo quindi a repentaglio il motivo stesso dell’esistenza di Kilombo, ossia la maggior visibilità dei posts.
2- L’esistenza di poche categorie spesso provoca una confusione di più questioni sotto un’unica o diverse categorie: ad es. se scrivo un post sulla religione, potrei utilizzare le categorie “Italia”, “Mondo”, “Culture” e sarebbero tutte insufficienti a inquadrare l’oggetto del mio post. A mio parere è forse questo uno dei limiti più grandi di kilombo, che crea non poca confusione. Si potrebbe aumentare il numero di categorie (aggiungendo ad es. “ambiente”, “politica”, “società”), spostarle nella barra laterale e dividere tutto per aree geografiche. Avremmo quindi delle macro categorie divise ad es. per continenti e poi le categorie tipiche per argomento.
3- Nella prima pagina si hanno subito tutti i posts pubblicati in ordine cronologico e non per categorie: questo è un ulteriore elemento di illegibilità, poiché non consente innanzitutto di avere subito i diversi posts su uguali argomenti, quindi impedisce di fatto di poter leggere i diversi punti di vista dei vari kilombisti a “colpo d’occhio”.
4- Sento forte la mancanza di argomenti comuni da affrontare insieme: non c’è un argomento specifico che risalti e a cui tutti possono dare il proprio contributo, tipo argomento del mese, del giorno o della settimana. Credo sarebbe interessante creare dibattito su alcuni argomenti come fonte di reciproca crescita intellettuale, per mettere in luce proprio quelle diverse sfumature di punti di vista, così importanti a mio parere per l’esistenza stessa di Kilombo.
5- kilombo è oggi un aggregatore di opinioni: sarei felice se trovassimo la maturità di farlo divenire un aggregatore anche di informazioni, ossia dargli quella capacità di essere anche autorevole sui fatti, tramite una costante collaborazione reciproca tra i kilombisti.
6- Mancanza di dibattito: sui vari argomenti dei vari posts non c’è possibilità di dibattere se non tramite il proprio blog. Forse dovremmo trovare un sistema che consenta di ampliare un tema importante, per poterci riflettere e approfondirlo, senza che sfugga nel mare dei posts alla pari di tutti gli altri. Penso ad esempio al nascente PD o alla “cosa” di sinistra: sono temi che dovrebbero avere per noi un più ampio respiro e che sono d’importanza fondamentale per poter parlare di un aggregatore di blog di sinistra, possibile solo comprendendo cosa significa oggi essere di sinistra.
Per rispondere infine all’ultima domanda da me posta, credo che in prospettiva creare un progetto politico partendo da Kilombo possa essere un’esperienza interessante, ma allo stesso tempo credo che sia inutile creare una copia dei meet-up di Beppe Grillo. Sarebbe bello invece inserire ad esempio una sezione sul sito in cui stilare un programma politico condiviso, dove le idee possano liberamente viaggiare, per vedere quanto siamo veramente uniti e capaci di sintetizzare le esigenze, gli ideali, gli obiettivi di tutti noi kilombisti.
Troppo spesso mi rendo conto che il mezzo internet (Wikipedia per me è un caso eclatante, ho perso la voglia di parteciparvi) finisce per essere un’enorme perdita di tempo dietro a diatribe formali e per via di simpatie/antipatie personali. Mi auguro che Kilombo non diventi questo.
Categoria: Politica