Sognando il Venezuela

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Perdonate il titolo provocatorio, ma le contraddizioni tra la politica occidentale e la politica latino-americana si acuiscono sempre più; fioriscono iniziative di governo nei paesi del Sud America lodevoli e giuste, (spesso per la prima volta dopo decenni di sanguinose dittature) ben più progressiste delle deboli proposte di riforme sociali europee (a scapito di diritti e lavoratori),

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Le menzogne del potere 2: le banche

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Un paio di settimane fa in Venezuela (paese sotto dittatura secondo i nostri media, pur essendoci state nel paese decine di elezioni negli ultimi dieci anni controllate da organi internazionali e sempre dichiarate dagli stessi pienamente valide) sono stati arrestati 27 banchieri di 7 diversi istituti finanziari per presunti illeciti, tra cui il fratello del ministro della Scienza e Tecnologia dell’attuale Governo, il quale si è subito dimesso dall’incarico. Chavez si è dichiarato dispiaciuto dell’accaduto, conoscendo personalmente sia il Ministro dimissionario che il fratello arrestato, ma la legge è uguale per tutti e l’arresto anche di un uomo vicino al governo è la dimostrazione pratica che l’assunto del principio di uguaglianza è oggi in Venezuela una realtà. Chavez non si è messo a difendere i banchieri e ad accusare la magistratura, non ha tentato di nascondere la notizia, non ha protetto il suo Ministro, ma è stato lui stesso a raccontare l’accaduto.

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Futuro presente

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Sono le 21:50 e su rai tre parte la pubblicità di intermezzo con Ballarò.

Prima pubblicità quella della Coca Cola che, con disegni infantili, illustra il racconto di una bimba che affronta la crisi accontentandosi del poco che può avere, perché preferisce il panino con il salame al caviale, la casa della nonna all’albergo e così via. Insomma tocca abituarsi ad essere poveri. E fortuna che siamo in par condicio!

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Tracollo e rinascita

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Siamo destinati alla catastrofe, ad uno dei peggiori momenti dell’Italia dal dopo guerra. I miei concittadini paiono non accorgersi di nulla, perché ancora non è percepibile ai più: i media mainstream sono controllati dall’oligarchica economica e politica e nascondono la realtà tale come è, ma siamo un paese con milioni di disoccupati e cassaintegrati, un’evasione fiscale corrispondente al 16% del P.I.L., una dilagante e oramai imperante corruzione, ideale terreno per le mafie, ad ogni livello, con ogni mezzo, sia nel pubblico che nel privato. Molti italiani probabilmente pensano che  il famigerato “Pacchetto sicurezza”, in analisi in Parlamento in questi giorni, sia una chiusura delle frontiere, un’ulteriore stretta nel controllo dell’immigrazione: in realtà cela una precisa volontà volta ad aumentare il controllo da parte delle mafie del traffico di clandestini. Infatti l’altro campo di grande interesse per le attività criminali è l’abusivismo edilizio, incentivato dall’attuale governo, come da molti dei precedenti. Immaginate voi cosa succederà alle case costruite abusivamente, quindi senza nessun controllo antisismico, aumentate del 20% nella cubatura, in un paese che ha il 70% del territorio in zona sismica: una strage annunciata. Ha i giorni contati un paese in queste condizioni.

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Libertà e informazione

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copertina_zeitgeist

Leggo oggi per la prima volta (d’altronde aspettarsi dai media mainstream informazione è come cercare acqua nel deserto) che il Parlamento Europeo il 6 maggio 2009 voterà una regolamentazione sulla rete internet che permetterà ai fornitori di servizi di chiudere il traffico verso qualsiasi sito o servizio vogliano.

Blackouteurope è la campagna promossa da diverse associazioni europee affinché questo non accada: aderite numerosi!

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Bollettino informativo n° 3

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La Grecia e  la libertà d’informazione

grecia_studentiNon si sente parlare di ciò che è accaduto e sta accadendo in Grecia. Della repressione dello Stato, di un ragazzo (Alexis) morto ucciso da un poliziotto, storie che per noi italiani sono già sentite, già vissute: da Giorgiana Masi a Carlo Giuliani. È l’agghiacciante silenzio del potere, sempre pronto invece a scagliarsi contro ogni paese che non cede al capitale, che resiste al liberismo, all’egoismo e al moralismo, contro il Sud America socialista di Chavez, di Castro, di Morales, di Correa, di Ortega, di Lugo, contro i movimenti popolari in Italia e nel mondo.

È il canto del cigno prima della morte (più che un canto un lamento), quello di questo potere colluso e mafioso, clientelare e violento, che grida la sua morte ormai prossima, un potere che finanzia le banche che derubano ai cittadini, come è successo in Europa, come è successo in Grecia, come è successo negli Stati Uniti.

La Grecia è oggi un simbolo di rivolta in Europa, il Sud America un esempio di dignità, ma l’assordante silenzio del potere ha lo stesso macabro suono dei raid israeliani su bambini e donne palestinesi inermi: e noi siamo dentro a questo sistema repressivo e totalitario, imbambolati dalle mille lucine colorate vendute dagli schermi dei nostri televisori.

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Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR)

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Tra le notizie cancellate dai nostri media, che nulla ci fanno sapere di ciò che accade nel mondo se non ciò che è economicamente o politicamente vantaggioso per l’occidente, la più importante a livello mondiale per le prospettive geopolitiche future è la nascita dell’UNASUR, l’Unione delle Nazioni Sudamericane, il cui trattato costitutivo è stato firmato il 23 maggio 2008 nella capitale brasiliana Brasilia, sottoscritto da quasi tutti gli stati sud americani (in numero di 12), con la sola esclusione della Guyana Francese e di altre piccole isole a giurisdizione europea.

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Etica oggi

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In un’Europa sempre più polarizzata verso il liberismo più sfrenato, che produce miseria, fame, guerre, povertà, sfruttamento, inquinamento, ignoranza, contando solo il dio denaro e non più le persone; con questi media sempre più in mano a imprese, industrie, aziende multinazionali; con l’Italia in mano a mafie e affaristi senza scrupoli, solo una cosa è rimasta da fare: chiudergli i rubinetti. Scegliere in maniera etica e il più possibile collettiva. Senza una scelta convinta di mutamento dei propri stili di vita non si potrà mai cambiare nulla; solo i popoli, i cittadini, possono invertire questa tendenza all’auto distruzione, con la direzione dei potentati economici e politici, che ricade sempre più sui bambini, sugli anziani, sulle parti più deboli della popolazione, quelle parti che andrebbero invece maggiormente tutelate. Provano i potenti a invertire significati e valori, proviamo a usare la loro arma contro di loro: i nostri soldi.

Bisogna cambiare le proprie scelte in maniera coerente con la nostra etica, ecco una lista di cose che possiamo fare:

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Privatezza e informazione

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L’Autorità Garante per la privacy ha diffuso un comunicato stampa nel quale reputa illegittima la pubblicazione in internet effettuata dall’Agenzia delle Entrate dei redditi dei contribuenti per l’anno 2005.

Innanzitutto un poco di storia: l’Autorità Garante per la privacy è stata istituita con la Legge 675 del 1996 dal primo Governo Prodi e il testo consolidato delle norme riguardanti la privacy è stato approvato con il Decreto Legislativo 467 del 2001, tramite delega del Parlamento (per questo si chiama Decreto Legislativo) al secondo Governo Berlusconi, senza quindi nemmeno il parere delle Camere. Un’istituzione quella del Garante quindi bipartisan.

La Costituzione Italiana, all’art. 14 e 15, reputa come diritti inviolabili del cittadino la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, nonché il domicilio. Nessun altro dato del cittadino dai nostri padri costituenti è stato assurto a diritto inviolabile.

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Renato Crotti in attesa di un pullman

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Vorrei narrare la storia di un imprenditore, Renato Crotti e del suo libro, “In attesa di un pullman”. Ho trovato tale libro allindirizzo http://www.socialismo.it: il Crotti o chi per lui ha preso tale dominio con l’intento per nulla mascherato di ingannare gli internauti.

Non faccio questa critica al suo libro per attaccarlo o per denigrarlo, ma per cercare di far capire come un essere umano si possa ingannare per un’intera vita, senza mai vedere la realtà con la dovuta saggezza, giudicando e condannando uomini e idee per partito preso, per scelta di parte. Io sono comunista, ma prima di tutto un essere umano e credo fermamente in quei valori etici che dovrebbero essere propri dell’uomo in quanto tale. Ma la vita e l’ego possono ingannare, possono farci vivere una vita di illusioni e di convinzioni, che nulla hanno a che vedere con la realtà, ma solo con la nostra visione egoistica di un mondo per noi fatto a nostra immagine e somiglianza. Mi auguro che il lettore possa capire come si può manipolare la realtà, come si possa arrivare alla terza età non avendo ancora capito il senso della vita, la necessità della ricerca assidua della verità per essere felici.

Premetto che, qualora leggerà queste mie righe, il Crotti mi definirà (come ha fatto con altri) radical-chic, ma non me la prenderò, perché so che è un uomo piccolo che si sente grande, che non vede la realtà in toto, che non ne ha nessuna coscienza, che basa la sua vita narrando una storia parziale, definendosi un imprenditore idealista: di cosa non si sa, visto che il mondo del capitale è quello che governa il mondo d’oggi e per ora si vede solo miseria e sfruttamento, con l’aggiunta di un’allarmante situazione ambientale, dettata proprio dall’esasperazione della produzione.

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