Il papa all’università

Tempo di lettura: 2 minuti

papa-ratzinger.jpg

 

  • Sto leggendo ora la notizia su l’apertura dell’anno accademico all’Università La Sapienza di Roma e sulla (mancata) presenza del papa. Credo che questa sia una grande vittoria di civiltà degli studenti e dei docenti che si sono fermamente opposti a questa visita e l’ennesima dimostrazione che uniti si vince. Il papa dovrebbe a mio parere andare all’università, non come ospite, ma come studente. E non nelle sue belle università cattoliche da migliaia di euro l’anno, per i figli dei ricchi cattolici, ma nelle università statali. Dovrebbe fare le ore di fila in segreteria per avere informazioni, dovrebbe farsi qualche lezione in aula con trecento persone e cento posti a sedere disponibili, dovrebbe farsi dieci ore in piedi per fare un esame. 
Condividi

Genova ’01 – Genova ’07: Z

Tempo di lettura: 3 minuti

 

Io in quei giorni fatidici di Genova fui lì. Fui lì, come la stragrande maggioranza delle persone, per chiedere giustizia e equità sociale, non solo per l’Italia, ma per il mondo intero. Vidi frati, famiglie, giovani, anziani, musici, professori, operai, giocolieri, volontari provenienti da tutte le parti del mondo e sentii forte dentro me la speranza d’un futuro migliore. Poi l’omicidio e il massacro alla Diaz: il velo nero del potere e l’impotenza mi rapirono l’animo. 

Condividi

I veri risultati elettorali

Tempo di lettura: 3 minuti

Scrivo questo articolo perché vorrei fare chiarezza sui risultati elettorali delle due ultime legislature. Girano infatti su internet e anche su tv e giornali notizie fasulle su tali dati. Partiamo dal risultato delle politiche del 2001, questo è il risultato al Senato della Repubblica:

16.000.000 circa di voti ai partiti di centro-sinistra (51,2% circa), 14.400.000 circa centro-destra (Fonte: Ministero dell’Interno)

Condividi

La violenza, la politica, lo Stato di Diritto, il calcio

Tempo di lettura: 3 minuti
Molte riflessioni si possono fare sui più recenti accadimenti riguardanti l’omicidio di un ragazzo, in ambito di tifoserie calcistiche, da parte di un elemento delle forze dell’ordine. Innanzitutto è folle, in conseguenza di un accadimento del genere, dare più poteri alle forze dell’ordine, quando il problema è di natura sociale e politica e soprattutto quando è evidente che le forze dell’ordine in Italia non hanno la preparazione necessaria per affrontare problematiche di tal guisa. Se ogni qual volta avviene un fatto tragico di morte in contesti sociali pubblici si inasprisce la repressione dello Stato, si delega all’uso della forza la soluzione di problemi sociali piuttosto che all’uso della prevenzione e del controllo preventivo, si sradica inoltre il sistema costituzionale che dà l’obbligo (come minimo etico) di indirizzo sociale (nella forma di soluzioni di tutela dei beni protetti basate sull’educazione piuttosto che sulla coercizione) a chi è delegato per questo dal popolo, ossia il Parlamento e il Governo. 
Condividi

Su Kilombo

Tempo di lettura: 3 minuti
E’ ormai da qualche tempo che pubblico i miei articoli su Kilombo e adesso, per la prima volta, esprimo anche io un’opinione su ciò che sta accadendo all’aggregatore di blog. Innanzitutto prima di addentrarmi nelle mie riflessioni sulla vicenda vorrei porre alcune questioni fondamentali, che credo tutti/e noi partecipanti dovremmo dare, dentro di noi, una risposta:
1- A che serve Kilombo?
2- E’ funzionale ai suoi fini?
3- Quali prospettive future?
Condividi

Della marjiuana e delle libertà

Tempo di lettura: 2 minuti
Basta con le ipocrisie. Quante volte abbiamo sentito di un suicidio, un assassinio, una rapina, una frode, come azioni causate dall’abuso di marijuana? La risposta è univoca: MAI. Quale è il compito di uno Stato? Assicurare il benessere psico-fisico del popolo in ogni sua individualità. Per questo è nato il parlamento votato dai cittadini: per dare a tutti l’opportunità di scegliere cosa è giusto o sbagliato, come valutare la gravità delle azioni dei singoli in funzione della dannosità sociale, del reale danno portato all’armonia sociale. E perché viene criminalizzata una pianta quando per miseria, ignoranza, depressione, dolore, lavoro, in Italia muoiono migliaia di persone, da sembrare di vivere in una guerra:
–  Nei luoghi di lavoro: 1.250 morti, 935.500 feriti (Dati INAIL 2006)
–  Incidenti stradali: 5.426 morti, 313.727 feriti (Dati A.C.I. 2005)
– Cure mediche sbagliate: dai 14.000 ai 50.000 morti (Dati Federfarma 2006)
– Tabacco: 80.000 morti (ADUC 2006)
– Alcol: 24.000 morti (ADUC 2006)

Condividi

Perché sarò sempre umanista e comunista

Tempo di lettura: 6 minuti

E ormai pratica consolidata in questi ultimi anni di cercare costantemente di cancellare il retaggio storico del passato; dai media all’opinione pubblica, l’orientamento costante è giudicare e condannare il passato politico europeo e mondiale del 1900, come se esso non fosse stato che un aberrante errore collettivo, fatto solo di violenza, guerra e inimicizia tra i popoli, qualcosa da cancellare. Ma non è così che si può comprendere dove vogliamo andare. “Historia magistra vitae” è frase di Cicerone: a quanto pare il buon senso e la saggezza non hanno età e quindi da ogni epoca e ogni luogo possiamo partire per comprendere appieno l’attuale situazioni e la sua evoluzione.

Condividi

Elezioni a Cuba e Parlamento Cubano

Tempo di lettura: 2 minuti

logovotacion.gif

In questo periodo sono iniziati i preparativi per le elezioni del 21 ottobre per eleggere i delegati alle Assemblee Municipali del Potere Popolare (ogni due anni e mezzo) a Cuba e successivamente per l’elezione dei delegati delle Assemblee Provinciali e dell’Assemblea Nazionale (che avviene ogni cinque anni). Ovviamente e come al solito nessuno dei media ne parla. E allora ne parlo io: si presentano come candidati i cittadini scelti  dai 50.635 comizi popolari in tutto il paese.

Non si può fare pubblicità personale per la candidatura ne’ promesse elettorali (quindi nessun soldo viene speso in campagne elettorali), non ci sono partiti di sorta (tanto meno quello comunista, che non ha candidati, ma verifica solamente la conformità del processo elettorale rispetto alla legge costituzionale, alla legge elettorale e ai regolamenti). 

Condividi

Al V-Day (ma con riserva)

Tempo di lettura: 2 minuti

vday_logo.png 

Trovo l’iniziativa lanciata da Beppe Grillo veramente interessante. Vorrei analizzarla punto per punto.

Sono d’accordo con Beppe per quanto riguarda il primo punto della proposta di legge di iniziativa popolare, ossia che non si possa candidare alle elezioni il cittadino italiano condannato in via definitiva; non sono assolutamente d’accordo sull’estendere tale divieto a chi è stato condannato in primo e secondo grado, poiché in tale caso non si ha la certezza della condanna e è in aperto contrasto con uno dei principi fondanti della repubblica italiana, ossia l’art. 27 comma 2 della Costituzione (l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva), che considero di sommo valore.

Condividi

Fascismo di sinistra

Tempo di lettura: 3 minuti

j2272×1704-283.jpg

Premetto che per due anni ho partecipato alla lotta per la casa a Roma, con Action (parte dei disobbedienti romani). Sono stato un militante che ha dato un aiuto sia all’immobile di Via Cesare De Lollis (ristrutturazione della sala grande), sia all’immobile di  Via Carlo Felice (per la prima occupazione e per l’installazione dell’impianto elettrico). Ho anche partecipato per due anni allo sportello di emergenza abitativa del Municipio Roma 3 e di Action, come consulente legale. Ho fatto manifestazioni, sit-in di protesta e quant’altro. Poi ho deciso di smettere. Perché alcune cose non erano chiare. Le decisioni venivano prese dall’alto. I soldi delle feste e dal comune non si sa dove andavano. Quando ho cercato di partecipare ad una riunione di organizzazione del suddetto sportello (che, a mia insaputa si facevano già, ma io non ero mai stato invitato) i “compagni” mi hanno detto che si sarebbe fatta a breve e poi non mi hanno più chiamato. In questa sporcizia ci lascio sguazzare chi non vuole vedere o chi se ne approfitta (tanto in Italia funzionano molte cose in questo modo). Queste le mie riflessioni dopo due anni da quando ho lasciato Action, in occasione della manifestazione a Roma contro Bush e del solito comportamento ottuso da “duri e puri”.

Condividi

Cosa succede in America Latina?

Tempo di lettura: 3 minuti

I nostri media ovviamente non ne parlano, d’altronde sappiamo bene che da noi l’essere radicali , avere dei principi saldi, parlare di diritti inalienabili e insopprimibili è ormai considerato alla stregua del terrorismo (conseguenza dell’applicazione della famosa strategia della paura che i nostri governanti hanno così ben appreso dagli statunitensi). Ma in America Latina sta avvenendo un processo rivoluzionario vero e proprio, forse il più solare e non violento che la storia dell’umanità abbia conosciuto.

Condividi