Sognando il Venezuela

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Perdonate il titolo provocatorio, ma le contraddizioni tra la politica occidentale e la politica latino-americana si acuiscono sempre più; fioriscono iniziative di governo nei paesi del Sud America lodevoli e giuste, (spesso per la prima volta dopo decenni di sanguinose dittature) ben più progressiste delle deboli proposte di riforme sociali europee (a scapito di diritti e lavoratori),

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Bollettino informativo n° 2

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Siccome i media mainstream tacciono di ciò che accade nel mondo e il governo italiano si prodiga (tra le varie attività nocive) a far chiudere le piccole cooperative editoriali libere e indipendenti (come Carta Il Manifesto) con il famigerato Decreto Tremonti (D.L. 112/2008), mentre regala insieme agli altri paesi europei miliardi di euro alle banche (ma secondo voi le banche sono i soggetti che hanno più bisogno di soldi???) vorrei segnalare le notizie (a mio parere degne di nota) che raccolgo dalle varie parti del mondo, con un post ogni tanto, di modo da dare il mio seppur piccolo contributo a creare un canale di informazione alternativa per i miei cari lettori (ma cribbio non sono un prodotto editoriale e non faccio stampa clandestina).

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Sveglia, gente!

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La Colombia (uno degli ultimi paesi latino-americani filo-statunitensi) bombarda in territorio Ecuadoriano le FARC. I media proni e schiavi commentano che Chavez sta aizzando tutti contro il presidente colombiano Uribe: ribaltano la verità, ci giocano come a calcio. Così come ci raccontano che Israele è il povero paese circondato da terroristi, quando nel giro degli ultimi dieci giorni ha massacrato con il suo esercito 500 persone, di cui molte vittime innocenti, donne, anziani e bambini, quelli che hanno più difficoltà a difendersi e fuggire. E dietro a tutto l’arrogante governo USA, con 100 anni di guerre ingiustificate, dal Vietnam a Panama, dall’Iraq al Nicaragua, due bombe nucleari sganciate sul Giappone, milioni di vittime e nessuno che paga. L’asse Europa – Stati Uniti deve fare i conti, nel suo prossimo futuro, con decenni di sfruttamento, barbarie e ingiustizie verso tutti i paesi non allineati: i popoli del mondo cominciano ad alzare la testa e a non accettare più le ricette di FMI-OMC-BM che negli ultimi anni non hanno fatto che rimpinguare le casse delle banche occidentali. E i media, schiavi dei loro padroni, usano la menzogna spacciandola per verità, ci dicono che il presidente iraniano è un dittatore (quando è stato eletto democraticamente, per quanto non mi piaccia come personaggio) e invece Putin è un presidente democratico (quando è stato accusato da tutti gli altri partiti russi di brogli elettorali alle ultime elezioni).

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Cosa succede in America Latina?

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I nostri media ovviamente non ne parlano, d’altronde sappiamo bene che da noi l’essere radicali , avere dei principi saldi, parlare di diritti inalienabili e insopprimibili è ormai considerato alla stregua del terrorismo (conseguenza dell’applicazione della famosa strategia della paura che i nostri governanti hanno così ben appreso dagli statunitensi). Ma in America Latina sta avvenendo un processo rivoluzionario vero e proprio, forse il più solare e non violento che la storia dell’umanità abbia conosciuto.

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