Della marjiuana e delle libertà

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Basta con le ipocrisie. Quante volte abbiamo sentito di un suicidio, un assassinio, una rapina, una frode, come azioni causate dall’abuso di marijuana? La risposta è univoca: MAI. Quale è il compito di uno Stato? Assicurare il benessere psico-fisico del popolo in ogni sua individualità. Per questo è nato il parlamento votato dai cittadini: per dare a tutti l’opportunità di scegliere cosa è giusto o sbagliato, come valutare la gravità delle azioni dei singoli in funzione della dannosità sociale, del reale danno portato all’armonia sociale. E perché viene criminalizzata una pianta quando per miseria, ignoranza, depressione, dolore, lavoro, in Italia muoiono migliaia di persone, da sembrare di vivere in una guerra:
–  Nei luoghi di lavoro: 1.250 morti, 935.500 feriti (Dati INAIL 2006)
–  Incidenti stradali: 5.426 morti, 313.727 feriti (Dati A.C.I. 2005)
– Cure mediche sbagliate: dai 14.000 ai 50.000 morti (Dati Federfarma 2006)
– Tabacco: 80.000 morti (ADUC 2006)
– Alcol: 24.000 morti (ADUC 2006)

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